Maggio 03, 2025

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    La Sardegna ha la più elevata incidenza di diabete di tipo 1 fino ai 15 anni d'età, 4-5 volte maggiore rispetto alle altre regioni italiane. E’ quanto emerge da uno studio condotto nella nostra regione da Marco Baroni, professore associato di endocrinologia all’Università La Sapienza di Roma i cui risultati sono stati presentati al XXV congresso nazionale della Società Italiana di Diabetologia (SID) svoltasi a Bologna a fine maggio. A confermare questo record il convegno che si è svolto a Cagliari nei giorni scorsi promosso dall'Associazione per la ricerca sul diabete Italia Ardi Onlus e Diabete Zero Onlus, dal quale è emerso che attualmente sono circa 80 mila le persone con problemi di diabete in Sardegna, con una crescita di 130 casi ogni anno nella fascia d’età compresa tra 0 e 14 anni.

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    I neuroni, multiformi cellule del sistema nervoso, sotto il microscopio sembrano una fitta trama di rami intrecciati in un groviglio. In totale ne contiamo quasi cento miliardi e furono osservati per la prima volta da un giovane medico di Pavia, Camillo Golgi, che vinse il premio Nobel per i suoi studi. Da allora sono sempre stati considerati cellule perenni: incapaci cioè di dividersi e rinnovarsi.

    Ma oggi grazie alle nuove tecnologie stanno emergendo ulteriori potenzialità: la risonanza magnetica per immagini (Mri) ha consentito la ricostruzione in 3D dell’intera struttura dei neuroni, attraverso la quale si è osservato un accrescimento delle cellule della corteccia cerebrale e un recupero della capacità di differenziarsi.  

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    E anche se il tempo non è proprio dalla mia parte/E 'uno di quei giorni per fare una passeggiata fuori/ Ho soffiato il giorno per fare una passeggiata sotto il sole/ E distendere la mia faccia su un prato nuovo potato da qualcuno”.  In questo simpatico estratto della canzone “Daydream”  del  1966, il gruppo americano The Lovin’Spoonful , tentò probabilmente di rappresentare in musica la gioia per l’arrivo della bella stagione e il risveglio dal lungo torpore invernale o forse la fine di un periodo buio. Ma non per tutti è così. Col ritorno della primavera si possono presentare una serie di disturbi, nel periodo tra aprile e giugno generalmente, che al contrario possono compromettere la serenità e il benessere di parecchi individui. Ben quattro italiani su dieci soffrono di allergie primaverili ma negli ultimi anni si è osservato un aumento di forme precoci (gennaio-aprile) e di alcune forme nel periodo estivo.

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