‘Si sentiva solo, di fuori, il rumore del vento accompagnato dal mormorio degli alberi del ciglione dietro la piccola parrocchia: un vento non troppo forte ma incessante e monotono che pareva fasciasse la casa con un grande nastro stridente, sempre più stretto, e tentasse sradicarla dalle sue fondamenta e tirarla giù’. Così Grazia Deledda nelle prime pagine del libro ‘La Madre’ descrive Aar, il piccolo borgo nel quale si intreccia la storia peccaminosa dei due protagonisti Paulo e Agnese.