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Narra una antica leggenda che una regina nuragica chiamata Iddocca, al termine di una riunione con i sacerdoti decise che il nuraghe doveva essere edificato velocemente. Il nuraghe serviva per dare sicurezza alla sua gente, oltreché per tenere ben disposti gli dei; le richieste dei sacerdoti erano dunque da appoggiare. Ma la regina Iddocca era molto preoccupata poiché i tempi erano ristretti ed era venuta a conoscenza che gente sconosciuta sbarcava nella costa a Sud della sua terra. La figlia della regina si accorse della preoccupazione della madre e cosi decise di parlarle.
Poeta celeberrimo di Tonara morì dimenticato nel paese barbaricino, tra stenti e malattie e consumato dalla tisi, "coment una cannela 'e chera". Così disse, e scrisse di non volere una tomba sul quale piangerlo, perché odiava l'ipocrisia. I tonaresi e il suo amico fraterno Nanni Sulis lo seppellirono inumandolo come si faceva allora in battero taulas de linna de castagna. Fu' sepolto in su campusantu Etzu, quello che allora sorgeva a lato della parrocchiale di San Gabriele... Proprio dietro l'edificio... A sa manera antiga.
Una Limba antiga. Fiat. Naschia dae sa turre de Babele. Comente Tottu i limbas. I limbatzos si fiant postos a brigare! Su Sardu megnus est su nostru! Naraiant totu paris sas biddas de sa Baronia e non cussas ebbia : Lode', Onanie, Thiniscole, Irgole, Gartheddi, Irgole, Locule, Oniai e s'Orosee': Naramus nepote ...