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Sardegna magica, Sardegna incantata. Un ambiente naturale unico, aspro, selvaggio e al contempo dolce. Un territorio di tradizioni antichissime che continua a stupire i visitatori per i suoi contrasti di luci e colori del mare, del cielo, della sabbia, degli scogli, dei vicoli. La Sardegna si conferma una delle mete predilette dei turisti italiani, degli stranieri di ogni Paese, di coppie, di single, di gruppi di amici, di tour organizzati e di tante, tante famiglie. Ed è proprio pensando a questa categoria che ci siamo interrogati, pensando a una serie di itinerari rivolti proprio a questo target.
Da La Maddalena a Cagliari, da Tharros a Orosei, il turismo nostrano va ben oltre la semplice giornata al mare, e i visitatori generalmente lo sanno molto bene. Persino quest’anno, sebbene la pandemia da Covid-19 abbia cambiato l’estate di tutti noi, c’è chi non ha perso l’interesse vivo per le numerose località d’interesse culturale che la Sardegna ha da offrire al di fuori delle spiagge dall’acqua cristallina e dalla sabbia argentea. Circa un mese fa, quando l’isola ha saputo prontamente reagire alla chiusura dei mesi estivi a causa del lockdown, tra mascherine, distanziamento e disinfettante, siamo stati in un sito d’interesse culturale tra i più celebri dell’isola dove si intrecciano perfettamente memorie familiari e accadimenti storici di rilevanza nazionale: si tratta della Grande Miniera di Serbariu al Museo del Carbone (CA).
Che dire, il luogo è riuscito a farci dimenticare (almeno momentaneamente) la paura scatenata dall’attuale virus in circolazione.
A series of intimate little teaching and travel blogs reflecting my time spent on this wildly beautiful island over the past few years.