Sardegna magica, Sardegna incantata. Un ambiente naturale unico, aspro, selvaggio e al contempo dolce. Un territorio di tradizioni antichissime che continua a stupire i visitatori per i suoi contrasti di luci e colori del mare, del cielo, della sabbia, degli scogli, dei vicoli. La Sardegna si conferma una delle mete predilette dei turisti italiani, degli stranieri di ogni Paese, di coppie, di single, di gruppi di amici, di tour organizzati e di tante, tante famiglie. Ed è proprio pensando a questa categoria che ci siamo interrogati, pensando a una serie di itinerari rivolti proprio a questo target.

Abbiamo scelto di partire da Alghero,  una delle prime città italiane, nel 2017, ad aver ricevuto il titolo di “città amica della famiglia”.

La definizione certifica l’impegno di questa città e le politiche trasversali a favore del benessere delle famiglie sia dei residenti sia dei turisti.

In quest’ottica si inserisce il progetto Alghero family che incentiva i locali pubblici, le attività di ristorazione e le strutture ricettive ad allestire spazi, menu e giochi dedicati ai bambini.

Alghero family è anche un marchio con cui si identificano operatori pubblici e privati impegnati in differenti ambiti a realizzare iniziative e servizi a misura e per il benessere della famiglia.

Come possiamo leggere sul sito del Comune di Alghero, il marchio Alghero Family e l’attribuzione dello stesso si inserisce all’interno del progetto S.I.O. (Sistema Integrato di Ospitalità) e coinvolge: attività ricettive all’aria aperta e agriturismi, alberghi, stabilimenti balneari, strutture ricettive extra-alberghiere, pubblici esercizi, e musei che potranno offrire vantaggi rispondenti alle esigenze e ai desideri delle famiglie con figli.

Alghero si rivela essere una città amica dei bambini sin dalla sua conformazione architettonica e per la storia che racconta. Come non lasciarsi conquistare dallo scoprire che la dominazione catalana ha lasciato tracce nelle ancora presenti mura di cinta, bastioni e torri. Un’ambientazione ideale per dare impulso alla fantasia dei bambini, per costruire insieme a loro storie di dame e cavalieri.

E restando in tema di viaggi con la fantasia, se avete figli un po’ più grandicelli, portateli vicino ad Alghero (direzione Porto Conte, località Marinella) a visitare il MASE, un museo aperto da poco all’interno di una ex torre di avvistamento e dedicato ad Antoine De Saint-Exupérie e al suo famosissimo Piccolo principe. Qui anche gli adulti torneranno bambini e potranno godere della visita ai cimeli dedicati a questo artista che - udite udite! - è stato aviatore ad Alghero (maggio-luglio 1944). Opere d’arte fatte di dipinti e sculture che artisti sardi hanno voluto dedicare come omaggio all’autore francese del Piccolo principe, il libro più tradotto al mondo (300 lingue!) dopo il Corano e la Bibbia. Ad Alghero De Saint-Exupérie scrisse una parte del romanzo La Cittadella oltre al suo ultimo testo Lettera a un americano. Durante la permanenza all’aeroporto di Alghero, John Phillips, fotoreporter della rivista americana Life, produsse un servizio fotografico sullo scrittore che immortalò gli ultimi momenti della sua vita.

Se salite fino al terzo piano del museo potrete godere di una vista mozzafiato sull’ area marina protetta di Capo Caccia. A questo punto non vi resta che lasciarvi stupire dalla maestosità delle falesie a picco sul mare di Capo Caccia e, con un battello che volendo parte proprio da Alghero, andare a visitare le Grotte di Nettuno. Sarà un’esperienza immersiva per grandi e piccini che visiteranno uno dei gioielli della natura più affascinanti del Mediterraneo. Le Grotte di Nettuno sono tra le più grandi cavità marine della nostra Penisola e risalgono a circa 2 milioni di anni fa. A soli 24 chilometri da Alghero, sono orgoglio e fiore all’occhiello dell’area marina protetta di Capo Caccia-isola Piana all’interno del parco di Porto Conte. 

Se vi rimangono ancora delle energie, dopo la visita alle Grotte di Nettuno, organizzate un’escursione all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte, per tentare di far vedere ai vostri bimbi - anche se non sarà facile - il grifone. Animale quasi in estinzione, all’interno del Parco se ne trovano appena una decina di coppie. In caso di incontro fortunato i bambini saranno protagonisti di una nuova avventura alla Harry Potter.

Rientrando ad Alghero nel tardo pomeriggio non pensate sia il caso di fare una sosta al parco giochi? I più attrezzati sono due: i giardini della Mercede  e i giardini Manno di via Vittorio Emanuele. In estate piena preferite i secondi perché sono all’ombra, in altri periodi meglio quelli della Mercede che hanno più giochi.

Per continuare con l’avventura, poco prima di raggiungere le spiagge delle Bombarde, ecco il Parco avventura Le ragnatele (a partire dai tre anni circa).

E a proposito del mare, anche in questo Alghero, con le sue bandiere blu, si rivela una città con spiagge a misura di bambino, non tanto e solo per i servizi e le strutture che offre, ma anche per la sabbia fine e l’acqua bassa per diversi metri dalla riva. Ci sentiamo di consigliarvi la spiaggia di Maria Pia, le Bombarde, la spiaggia del Lazzaretto, la spiaggia della Speranza (a 8 chilometri da Alghero) e la spiaggia di Mugoni.

Last but not least, a pochi chilometri dalle spiagge, si apre anche l'incontaminata oasi de La Genziana, un agriturismo family friendly che coinvolge i suoi clienti di ogni età con laboratori immersi nella natura e nelle tradizioni algheresi. 

 

Valeria Cudini 

https://www.alpassocoitempi.com/