Marzo 25, 2025

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    Il Mercure, un brigantino della Repubblica Francese di Napoleone costruito nel 1805, fu ceduto al Regno Italico nel 1809. La notte del 21 febbraio 1812, questa imbarcazione, di scorta, insieme alle gemelle Jena e Mameluck, al vascello Rivoli, ebbe la sventura di incappare, fuori dal porto di Venezia, nella squadra navale inglese Royal Navy. Le due flotte diedero inizio a uno scontro (ricordato come battaglia di Grado), durante il quale il Mercure, sotto i colpi del brigantino inglese Weasel, esplose in mare. Si spezzò in due tronconi: quello di poppa affondò immediatamente, quello di prora si inabissò a circa cento metri di distanza.

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    A differenza di altre maschere barbaricine, quelle di Tonara, Gavoi, Ovodda e Fonni, fatta esclusione per s'urthu, non hanno particolari connotazioni se non quelle che manifestano. E' da escludere, con ogni probabilità, qualsiasi richiamo a riti, simboli e figurazioni misteriose. E' probabile che s'urhtu (maschera d'animale presente a Samugheo, Sarule e Ulatirso) sia l'animale che scendendo a valle dalle vette innevate, annunci l'incombente primavera.

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    Risuona incessante il rumore dei campanacci tra le vie di Leskovac in Serbia. Tra pelli di animali, orbace e volti tinti di nero, le maschere carnevalesche della Sardegna, uniche rappresentati per l’Italia alla manifestazione, conquistano pubblico e giuria ottenendo il premio come migliore rappresentanza nazionale. La Manifestazione, organizzata per l’occasione nella cittadina Serba di Leskovackog, s’inserisce all’interno del circuito regolamentato dalla “Federazione Europea del Carnevale” e nella tappa di inizio Luglio ospitava una rappresentanza di ben 47 gruppi provenienti da tutta Europa. Per la Sardegna erano presenti “Urthos e Buttùdos” di Fonni e l’associazione culturale “Su Sennoreddu e s’Iscusorzu di Teti”

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