Classe 1958, sardo sardo. Sardo di Tramatza, per essere precisi. Intrattenitore, cantante, umorista: il suo nome è Alverio Cau ed è il personaggio per cui ho il piacere e l’onore di scrivere, per i sardi nel mondo e non. Diciamo che a pronunciare il suo nome, il quadro è già chiaro, non necessita di troppe spiegazioni, ma quel che voglio proporre è una cornice ben dettagliata del suo iter, dagli albori ad oggi.

Andando a ritroso nella sua carriera artistica, lo vediamo nascere a Santa Giusta come cantante solista del favoloso “Santa Giusta Sound”dove avrà la fortuna e l'onore di far parte dei mitici “Dinosauri” (1975-1977) e dei “Salis & Salis (1978 e '79) con i quali, giovanissimo, insieme a Benito Urgu, è co-protagonista di “Su Mummuttone”: la prima commedia musicale in limba della storia.

Da questo momento in poi, condivide il suo cammino professionale con Benito Urgu e con lui dal 1983 al 1992 scrive, produce e rappresenta i più famosi spettacoli e prodotti discografici di successo che hanno fatto crescere, ridendo, almeno due generazioni e per citarne alcuni: Chi l'ha visto, Boghes de Domo, Un giorno in pretura, Cicitta è facendo salciccia, Visitors, Pala' Benito.

Dal 1993 al 2004 intraprende numerose esibizioni personali, pubbliche e private, grazie alle quali arricchisce il repertorio portando sulla scena le canzoni più popolari della musica etno-beat ed etno-pop oristanese degli anni '60 e '70 (Salis, Urgu, Barrittas e Nuraghi) , assieme ad altre varie canzoni proprie originali.

In quel periodo sviluppa inoltre le sue già fondate capacità di intrattenitore e animatore, interagendo sempre di più con il pubblico.

Nel 2003 esce il primo cd singolo: “Martinikka Makka”.

Personalizza così le performance con il proprio inconfondibile stile di “showman tuttofare”,passando con disinvoltura dall'intrattenimento musicale e animazione alla presentazione di rassegne varie, sfilate di moda, eventi canori, festival e altro.  Durante un nuovo ciclo di collaborazione con Benito Urgu (dal 2005 al 2010) scrive e mette in scena nuovi spettacoli e prodotti discografici come Mattagà, Centu Barrittas (con i componenti d'epoca), Io Ce Lai e Sardo Sardo.

E' un periodo molto fortunato e ricco di successi suggellati dalla partecipazione a importanti programmi dei network nazionali come Ra1, Sky, Mediaset e altri.
Nel 2011 torna in scena con
 “Mi Manda RaiMondo”, il suo nuovo spettacolo di varietà comico-musicale. Un “contenitore” condito di canzoni e balletti (Martinikka Makka, Rap & Tina, Tzudda, Nendididdu) arricchito di ospiti vari, comici nazionali del calibro di Demo Mura ed altri ospiti regionali di provata bravura.

Nell'inverno 2013-2014 è ospite del programma “Fuori Onda” su Videolina.

Per l'estate 2014 presenta “Mi manda Raimondo NO' Balent”, il varietà per varie età.

Chiedo ad Alverio di parlarmi nello specifico dello spettacolo.

“Per la prima volta, si tratta insieme di un varietà comico-musicale abbinato a una performance più classica.

La formula prevede una giusta complicità tra i soggetti in schema che interagiscono più volte offrendo spaccati di divertimento in musica e ballo, anche folkloristico, interpretando brani originali e classici del vastissimo repertorio isolano.

Mi manda Raimondo, il varietà, con me e le Balentine,-che a mia volta presento- Viola Mereu e Fiorella Melis, le due ballerine del mio corpo di ballo, provenienti da Settimo San Pietro. E’ uno spettacolo di animazione molto varia, che va da canzoni d'epoca del mio personalissimo repertorio (Benito Urgu, Barrittas, I Nuraghi, I Salis e altri) fino a canzoni di autori contemporanei (Soleandro, Marras e altri).

In questo contesto presento inoltre il mio nuovo cMi Manda Raimondo”, che contiene quattordici canzoni di cui sono autore e interprete, il tutto accompagnato dalle due splendide ballerine, e alternato a interventi della cantante e del tastierista, che possono andare dalle canzoni del repertorio sardo classico e moderno dei più noti artisti isolani, fino allo stesso ballo sardo.

Se ti dico “A chent’annos”, lo interpreti come un augurio oppure c’è altro?

“Beh, l’augurio è ben accetto, innanzitutto, ma confermo c’è di più.

A Chent'annos, è la parte impegnata dello spettacolo confezionato apposta per i Circoli dei Sardi sparsi nel mondo. E' il titolo di una bellissima canzone di Michele Turnu, il Maestro e musicista che compone il cast. In questa fase presentiamo numerose canzoni del repertorio etno-pop dei migliori artisti sardi riarrangiate e reinterpretate da Serena e Michele, la cantante e il tastierista citati prima, intessuti dalla mia complicità.

Hai appena aggiunto due nomi: Serena e Michele, chi sono?

Serena Oggiano, originaria di Macomer, è la cantante, il suo è un repertorio folk e etno-pop, dibrani classici e contemporanei; con una decennale esperienza alle spalle, già cantante dei Malinda Mai, ha avuto altre importanti collaborazioni in varietà isolani. Ora in carriera da solista, che io descrivo come una nuova giovane promessa.

L’oristanese Michele Turnu, invece è il tastierista, appuntomusicista (tastiere e fisarmonica),cantante e autore con ultradecennale esperienza folk e etno-pop. Maestro direttore di vari cori sardi molto affermati.

Alverio, in occasione della festa di S.Ignazio, siete stati ospiti del circolo sardo “Su Nuraghe” di Alessandria. Come hai trovato la realtà dei sardi emigrati, se questa è stata una prima esperienza?

Posso solo dire che era una "prima assoluta" di una combinazione nuova e quindi anche sperimentale per cui posso andare soddisfatto del risultato e della qualità di quanto abbiamo proposto. Ho trovato un'ottima risposta del pubblico, che si è trattenuto quasi tre ore con noi partecipando attivamente e confortando puntualmente con calorosi applausi. E' stato, come puoi capire, uno spettacolo davvero molto vario e leggero per cui il tempo è volato e personalmente mi sono rimaste tante cose ancora da fare, che non ho avuto il tempo di presentare. Ma va bene lo stesso. Recupererò in altre occasioni. Ci tengo a sottolineare che abbiamo partecipato attivamente anche alla Santa Messa con Michele che ha prima accompagnato tutta la processione con la fisarmonica e poi durante la messa vari momenti musicali con la tastiera, sulla quale Serena ed io abbiamo ha cantato alcuni brani del repertorio sacro sardo. Anche in questo caso, pur essendo la prima volta in assoluto che ci siamo prodotti in questo tipo di performance, abbiamo ottenuto ottimi consensi di gradimento generale. 

Valentina Usala 

 

 

Autore dell'articolo
Mariella Cortes
Author: Mariella Cortes
Curiosa per natura, alla perenne ricerca di luoghi da scoprire, persone da raccontare e storie da ritrovare. Giornalista dal 2004 per carta, televisione, radio e web, lavoro a Milano come formatrice per aziende e professionisti e come consulente di marketing e comunicazione. FocuSardegna è il filo rosso che mi lega alle mie radici, alla mia terra che, anche nei suoi silenzi, ha sempre qualcosa da dire. Mi trovi anche su: www.mariellacortes.com
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