Torna la rassegna “Cal’a Cinema”, la manifestazione cinematografica nata otto anni fa ad Arbatax, con l’obiettivo di dare spazio alla cultura e al cinema, in modo particolare al cinema sardo. Una manifestazione, quella di ‘Cal’a Cinema’, che non è solo un evento ma è prima di tutto un progetto, attraverso cui è possibile diffondere la cultura cinematografica quale strumento indispensabile per analizzare la società moderna, anche in tempi di Covid-19.

Il nome della manifestazione si rifà al luogo in cui si tiene da sempre la rassegna culturale, la bellissima Caletta Genovesi, situata nello storico porto di Arbatax, e gioca sull’espressione sarda ‘cala a cinema’, per l’appunto scendi al cinema.

La sua particolarità sta proprio in questa incantevole location, dove gli abitanti di Arbatax e tutti i partecipanti alla rassegna, raggiungono la Caletta Genovesi, ciascuno con la propria sedia. Una formula che vuole riprendere un po’ il modo di fare cinema di un tempo: con la seggiola caricata sulle spalle si andava verso il porto e, avvolti dalla brezza marina, si sognava con quelle immagini di film, di luoghi e personaggi che in questo piccolo centro portuale, crocevia di storie fra mondi paralleli, non era possibile vedere ma solo immaginare.  

Spazio dunque ai registi sardi, le cui proiezioni vengono incorniciate dal mare e, a seguire, incontri e dibattiti in presenza degli stessi protagonisti dei film che fanno parte della programmazione.

Gli organizzatori dell’associazione MusikaSurda invitano a partecipare gratuitamente alle tre proiezioni pubbliche di questa ottava edizione, che si terranno dal 30 luglio al 1 agosto 2020 nella consueta location di Cala Genovesi ad Arbatax e che seguiranno le direttive anti Covid-19 previste dalla normativa.

Il programma della Rassegna di Cinema Indipendente Cal’a Cinema quest’anno si aprirà giovedì 30 luglio alle 21 con il film“L’Agnello”di Mario Piredda. Un dramma familiare duro e schietto, ambientato nella Sardegna delle servitù militari. Dopo la proiezione il pubblico dialogherà con due ospiti d’eccezione: il regista Piero Marcialis e l’attore Michele Atzori.

Si proseguirà venerdì 31 luglio con il docu-film sulla vita di tre pastori ogliastrini, “Tempus de Baristas” di David MacDougall, seguito dal dibattito con il regista Ignazio Figus.

La terza ed ultima serata della rassegna, sabato 1 agosto, sarà invece dedicata alla pellicola del 1961 firmata da Vittorio De Seta “Banditi ad Orgosolo”. A seguire una chiacchierata nella Caletta Genovesi con lo scrittore Antioco Floris, che in questa particolare occasione presenterà anche la mostra e il libro dedicati a “Banditi a Orgosolo”.

Come di consueto, a fare da padrone di casa sarà l’artista arbataxino Marcello Murru, una figura di grande rilievo cara agli organizzatori fin dalle origini alla rassegna, che si tratterrà dopo le proiezioni per discutere con il pubblico e gli ospiti protagonisti di cinema e cultura.

“Sono felice di poter partecipare anche quest’anno a un importante momento di incontro e condivisione quale è Cal’a Cinema, una rassegna che seguo e amo fin dalla sua nascita nel 2009 – afferma Marcello Murru – È un’iniziativa molto valida, che impreziosisce la vita di Arbatax e alimenta il dialogo tra la collettività e i maestri del cinema isolano e non solo. Quella di quest’anno sarà un’edizione particolare a causa delle contingenze legate all’emergenza sanitaria ma credo, proprio per questo, ancora più bella perché trasmette un prezioso messaggio: la cultura non si ferma”.

Photo Credit Cristian Mascia 

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Natascia Talloru
Author: Natascia Talloru
Freelance nel settore culturale. Dopo anni di formazione scientifica tra Cagliari e Milano, mi indirizzo nello studio delle terapie naturali, della medicina alternativa e antropologica, in particolare della Sardegna. E’ in Barbagia, nei luoghi del cuore, che le mie passioni per il giornalismo, la comunicazione e la musica si trasformano nel tempo in lavoro. Attualmente scrivo su testate giornalistiche online/offline e collaboro con diverse realtà locali nell’ambito della comunicazione web. Ho ideato Ilienses, un progetto musicale, culturale e audiovisivo sulla Barbagia, di cui sono anche General Manager. Vagabonda errante per natura, trovo la mia pace dei sensi nell’abitare e vivere i paesi della Sardegna, a contatto con la terra e le sue meraviglie.
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