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Ho accettato di scrivere di musica per questa fantastica realtà che è FocuSardegna, a patto (con me stesso) di cercare di contribuire, in un certo qual modo, alla crescita della scena musicale sarda, nel tentativo di dare visibilità a tutte le realtà coinvolte e meritevoli, dai musicisti agli organizzatori, passando per produttori e nuove etichette. In tutto questo mi ero prefisso di privilegiare tutti coloro che dimostrassero un reale interesse per il mestiere più antico del mondo, il musicista, e che lo facessero con coraggio, umiltà e, soprattutto, sincerità, cercando sempre di innovare, rompere gli schemi e emergere dal piattume a cui ci stanno abituando i vari talent che impestano i media.
Inizia finalmente la terza e ultima giornata del festival, organizzato e gestito in maniera impeccabile, e con un buon lavoro di selezione dei nomi che lo hanno animato, ma che fino a questo punto non aveva regalato forti emozioni e grandi slanci di entusiasmo. Nella serata conclusiva sembra riporre maggiori speranze anche il pubblico, che per fortuna accorre più copioso rispetto alle sere precedenti, riuscendo a riempire finalmente il parterre del Teatro Civico e rievocando i fasti delle edizioni precedenti, quando anche i costi dei biglietti erano più abbordabili. La line-up ha un taglio più rock, è decisamente più appetibile e nutrita, e promette bene dal punto di vista delle esibizioni live. Le aspettative non saranno infatti disattese.
La seconda serata del festival, con un taglio più sperimentale rispetto alle altre, si apre con una importante variazione sul programma. Beeside e Populus annullano le reciproche esibizioni, per cause indipendenti dagli organizzatori, i quali, a breve giro di posta, dirottano i concerti gratuiti previsti al Teatro Santa Croce, direttamente al Teatro Civico. Il cantautore nostrano Franksy Natra si ritrova così ad aprire davanti a quella che sarebbe dovuta essere la platea principale ma che, come per la prima giornata, forse a causa dell’ora, forse per colpa del tempo, non ancora è quella delle grandi occasioni.