-Simone Tatti*-

Che indipendentismo, sovranismo e una maggiore voglia di autonomia siano sentimenti sempre più diffusi in Sardegna, non è certo una novità e, a confermarlo, ora giungono anche i dati. Una ricerca condotta dall’Università di Cagliari sosterrebbe che quattro sardi su dieci, per differenti motivi, desidererebbero una maggiore autonomia regionale che si concretizzerebbe, per molti, attraverso una più sostanziale indipendenza di carattere fiscale.

Non è certo semplice identificare quali siano le ragioni che abbiano portato  a questo sentimento di sfiducia sempre più crescente nei confronti dello Stato. Alcune di queste sono indubbiamente latenti e da ricercare in un contesto storico difficile, fatto di un rapporto con lo Stato percepito come semi-coloniale, altre, invece, di carattere identitario, ed altre ancora di natura economica riacutizzate da una congiuntura non di certo favorevole.

Ciò che è certo, tuttavia, è che la Sardegna si consideri sempre più “territorio inascoltato”, e per averne le prove, non bisogna andare poi cosi tanto a ritroso.

Solo qualche settimana fa, il Governo Renzi esprimeva parere contrario all’ordine del giorno, proposto dall’onorevole Pili, il quale dava mandato all’esecutivo di proporre, prima delle prossime elezioni, la modifica delle leggi elettorali che non tenessero conto della minoranza linguistica sarda. Ciò avrebbe garantito una rappresentanza della Sardegna al parlamento europeo dividendo il collegio unico di “Sardegna e Sicilia” che numericamente ci penalizza e condanna l’Isola a non avere nemmeno un parlamentare ai seggi di Bruxelles. 

Se questo poteva essere considerato come un trattamento manifestante poca attenzione nei confronti dei sardi, è bastato aspettare solo qualche altro giorno per assistere ad un ulteriore scenario altrettanto poco riguardoso. Con 195 voti a favore e 227 contrari prima, e 190 voti a favore e 255 contrari poi, la Camera dei deputati ha respinto i due emendamenti che prevedevano l’assegnazione di un aiuto alle popolazioni dell’Isola colpite dall'alluvione del 18 Novembre scorso. Lo stanziamento di 90 milioni di euro avrebbe dovuto garantire un finanziamento assistito, della durata massima di due anni, per coloro che hanno subito danni negli 80 Comuni colpiti dal nubifragio.

Nemmeno il tempo di digerire il maltolto subito che sono giunte da Roma altre notizie poco confortanti. Il Consiglio dei Ministri ha bocciato la manovra finanziaria regionale da 7,5 miliardi, approvata il 15 gennaio scorso dalla Giunta Cappellacci, che prevedeva, tra le altre cose, anche il taglio delle accise sui carburanti. La giustificazione data è stata che “le disposizioni in materia di imposte di fabbricazione violano le prescrizioni di cui agli articoli 8, 54 e 56 dello Statuto Speciale, ledendo altresì le competenze esclusive dello Stato in materia di ordinamento comunitario di cui all’art. 117 della Costituzione, nonché in materia di politica estera”. In pratica: “Non s'ha da fa’ ”.

Ennesima fregatura per la Sardegna, e poco importa che ciò sia frutto di un’azione populistica da campagna elettorale, di un maldestro tentativo di rivendicazione dell’ultim’ora, o di un atto emesso in mancanza di competenze. Ciò che si contesta non è la forma, ma la sostanza. Rivendicare una maggiore attenzione per il territorio e per i cittadini sardi è un dovere cui la nuova giunta regionale non potrà certo sottrarsi e al quale dovrà adempiere con tempestività.

La Sardegna è stufa di questa condizione di vassallaggio.

*FocuSardegna

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Simone Tatti
Author: Simone Tatti
Giornalista, data analyst e performance strategist per aziende, istituzioni e privati che hanno bisogno di implementare il proprio business e costruire un’immagine positiva mediante comunicazione tradizionale e digitale. Economista di formazione, con master in sviluppo territoriale e gestione d’impresa mi appassiono al mondo dei media dopo aver vinto il primo concorso universitario Heineken – Ichnusa in “Marketing e Comunicazione”. Scrivo con costanza da circa nove anni su testate giornalistiche off e online prediligendo la produzione di reportage e articoli di analisi statistico/economica. Per amore verso la mia terra, fondo www.focusardegna.com. Ho curato l’immagine e la comunicazione di progetti di destinazione turistica (i.e. Distretto Culturale del Nuorese e Sardinia East Land | destinazione globale Nuorese Ogliastra) e la gestione dei canali social di affermati mass media (Unione Sarda, Videolina e Radiolina). Di recente anche startupper.

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