Sebastiano Satta nacque a Nuoro, in una casa ubicata in via Purissima, al numero 11, nella parte terminale di pratta ’e presone betza  (“piazza della prigione vecchia”),lì dove c’era stato l’antico carcere spagnolo, poi diventata piazza Plebiscito, nel cuore della città, tra via Majore (attuale corso Garibaldi) e Santu Predu (lo storico quartiere dei pastori). Nacque il 21 maggio 1867, alle ore cinque antimeridiane da Antonio, fu Sebastiano, avvocato nuorese, e da Raimonda Gungui, fu Vincenzo, di Mamoiada, «suaprima Musa», donna di umili origini e florido ingegno. Nell’ufficio comunale Pipieddu venne dai genitori registrato il 25 maggio, quattro giorni dopo,alle ore dieci antimeridiane, dinanzi al sindaco Francesco Galisai e agli impiegati Gabriele Cucca, fu Antonio, di anni trentotto, e Giuseppe Corbu, fu Salvatore, di anni ventisei.
 
Il rione, su bichinau, andava allora da Sa Pratta (attuale piazza del Popolo) – dove verosimilmente si affacciava la chiesa che fungeva da cattedrale e che dava il nome al quartiere, Sa Purissima (e i cui riti, una volta crollata, furono spostati a Santa Maria) – sino alla piazza che oggi, trasformata in un monumento dallo scultore oranese Costantino Nivola, è intitolata a Satta, così come la strada che lo attraversa. Una lapide marmorea murata nella facciata della casa oggi ristrutturata reca l’epigrafe dettata nel decennale della morte da Salvator Ruju, il poeta e amico sassarese:
 
In questa umile casa
riconsacrata alla gloria
visse cantò soffrì
Sebastiano Satta / 1867 - 1914
Nel suo moto sempiterno
ogni cosa umana il tempo
consuma tramuta
ma la divina voce
del Poeta di Barbagia
vive meravigliosa
nel cuore della stirpe
canto speranza luce
di bellezza e di bontà
alla Sardegna aspettante
 
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