-Matteo Setzu*-

Eccoci giunti alla settimana del Carnevale. Un carnevale che come ogni anno, da tempi ormai lontani riempira' di storia e tradizione i nostri paesi.

Quei riti ancestrali che ricordano la notte dei tempi e richiamano quegli antichi rituali propiziatori e di buon auspicio per allevamento, agricoltura e fertilità.

Re Giorgio e Don Conte verranno bruciati.

Le maschere tradizionali usciranno in Barbagia e non, a Oristano e Santulussurgiu si correrà a cavallo, a Seneghe si ballerà, Bosa richiamerà la fertilità , Ovodda esploderà di unicità, altrove ci saranno sfilate allegoriche.

Tutti a far festa, tutti a mascherarsi, tutti a dimenticare per qualche giorno i problemi che la vita ci sta dando. Ci maschereremo per vivere delle giornate diverse e per auspicare per noi qualcosa di nuovo, di migliore.

Perché il rito del carnevale alla fine è quello, quello di augurarci un'annata migliore. Un' annata che ogni anno sembra non ascoltare più quel desiderio che noi poveri cittadini vorremmo, quelle certezze che stanno venendo a mancare.

Quei Re Giorgio e Don Conte a cui siamo legati e affezionati e che bruciando si presentano sempre puntuali, anno dopo anno, pronti a essere insultati e scherniti ma che ogni volta fanno più male. Quei raccolti e quei pascoli sempre più poveri, destinati a essere sempre meno protagonisti per la nostra economia.

Ma si sa, siamo in balia del grande carnevale che ci accompagna tutto l'anno nelle nostre giornate e che uomini mascherati ci spaventano al risveglio. Quel carnevale che non ci piace festeggiare ma che siamo costretti a vivere anche senza maschere.

E allora che carnevale sia, sperando davvero che venga bruciato una volta per tutte e augurandoci che qualcuno si tolga la maschera, mostri finalmente il proprio volto e si rimbocchi le maniche per permetterci di tornare a vivere serenamente esaudendo quel rito propiziatorio che questa festa chiede. 

*Focusardegna

Autore dell'articolo
Simone Tatti
Author: Simone Tatti
Giornalista, data analyst e performance strategist per aziende, istituzioni e privati che hanno bisogno di implementare il proprio business e costruire un’immagine positiva mediante comunicazione tradizionale e digitale. Economista di formazione, con master in sviluppo territoriale e gestione d’impresa mi appassiono al mondo dei media dopo aver vinto il primo concorso universitario Heineken – Ichnusa in “Marketing e Comunicazione”. Scrivo con costanza da circa nove anni su testate giornalistiche off e online prediligendo la produzione di reportage e articoli di analisi statistico/economica. Per amore verso la mia terra, fondo www.focusardegna.com. Ho curato l’immagine e la comunicazione di progetti di destinazione turistica (i.e. Distretto Culturale del Nuorese e Sardinia East Land | destinazione globale Nuorese Ogliastra) e la gestione dei canali social di affermati mass media (Unione Sarda, Videolina e Radiolina). Di recente anche startupper.

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