Non so voi ma io questa settimana la sto aspettando davvero!
Da 365 giorni, anzi da 730 perché l'anno scorso non avevo potuto partecipare.
Perché questa è la settimana dei fuochi di Sant'Antonio.

Fuochi che si celebrano un po' ovunque ma che per me hanno solo due posti: Ottana e Mamoiada.
So che altrove ci sono dei festeggiamenti altrettanto belli ma io non riesco a scegliere altro.
Non ce la faccio perché quell'atmosfera magica che si respira in questi due centri barbaricini è qualcosa di indescrivibile.
Dove storia, tradizione e cultura si mescolano con profumi e sapori.

Dove la religiosità ha cercato di avere il sopravvento sul paganesimo senza riuscirci in fondo.
Perché i riti ancestrali delle maschere continuano indelebili nel tempo legati da una miscela di magico e sacro che le rendono feste a dir poco incredibili.

Ed è per questo che faccio il conto alla rovescia, perché quell'atmosfera che si respira in questi giorni è qualcosa che non tutti sanno respirare.
Perché quando arrivi a Ottana e a Mamoiada l'aria sa di un passato che ancora è presente.

Le pelli, i campanacci, le maschere, i fuochi.
Quattro elementi che assieme riescono a zittire i tanti visitatori che invaderanno i due paesi.
Un rito eterno, destinato a non scomparire, destinato a vivere oggi come ieri.

Buoni fuochi a tutti, su Carrasecare inizia!