Sardinia Spop Tourism e Emiliano Deiana si confrontano sulle pagine di FocuSardegna in merito alle opportunità per lo sviluppo locale, partendo dal Recovery Plan. Di seguito i primi due articoli

Sardinia Spop Tourism: quali opportunità per lo sviluppo locale?

Costruiamo insieme il Recovery Plan della Sardegna, di Emiliano Deiana

"Ciascuno cresce solo se sognato".

La scorsa volta l’abbiamo buttata lì, questa piccola frase di Danilo Dolci. E, in verità, era un appunto sottolineato a matita, più volte. Una risposta prima ancora che la domanda fosse posta. In queste poche parole. É questo il modo che sentiamo nostro, per scalare una montagna che forse non vuole nemmeno essere scalata. Sognando l’altro.

Siamo d’accordo: vogliamo “pensare l’impensato”.

Ci siamo messe in marcia con scarpe buone e abbiamo preso a bussare porte con discrezione, trovando chi ci apriva perché ci riconosceva, pur incontrandoci per la prima volta, ma anche chi ci lasciava passare oltre. Anche questo fa parte del viaggio, e va bene.

Siamo partite, per prima cosa, dalle realtà virtuose delle aree interne, che creano il quotidiano dell’Isola. E siamo consapevoli del fatto che per i “progetti colossali” che ci attendono, i portoni a cui bussare sono anche quelli del livello istituzionale.

Per la nostra mappatura della specialità meritata siamo partite dall’ascolto. Abbiamo bisogno di conoscere, per immaginare le possibilità, per creare una comunità capace di sognarsi reciprocamente.

Al momento, lo facciamo grazie a un Progetto del Corpo Europeo di Solidarietà.

Un finanziamento che ci supporta nell’attività di mappatura, ma soprattutto, ci offre la possibilità dell’incontro. Infatti, in autunno, le realtà della nostra mappatura, professionisti delle aree interne, altri giovani ritornanti come noi, associazioni e amministrazioni saranno coinvolti negli incontri territoriali con lo scopo di conoscersi e, poi, di individuare esigenze, condividere sfide, pensare alla struttura da costruire e/o rinforzare, creare massa critica, da concretizzare nella ricerca di fondi, nella progettazione, nell’accompagnarsi l’un l’altro verso un percorso di crescita.

Ci stiamo formando. Stiamo seguendo, noi stesse, un percorso per definire meglio chi e cosa vorremmo essere per l’Isola, per le sue aree interne, per tutte le comunità re-esistenti, che trovano nei nostri intenti i loro. 

Il progetto Sardinia Spop Tourism ha un focus prettamente turistico e un target specifico, le realtà locali con meno di 3000 abitanti.

E il turismo, ben si sa, è un animale multiforma. Un settore che ne contiene tanti. Ancora, quando parliamo di scuola, sanità, agricoltura, servizi alla persona, innovazione, è alla nostra APS che pensiamo.

Immaginiamo che RU.RA.LE. sia la “struttura” attraverso la quale cercheremo di lavorare in maniera più ampia alla costruzione di “cantieri di comunità” per creare innovazione, scoprendo i talenti e avvalendoci delle competenze insite nel territorio, sempre nell’ottica della “comunità ruscello”.

Per questo abbiamo bisogno di dialogare e conoscere. Vorremmo capire, dal confronto, quale direzione prendere, consapevoli del fatto che potremo farlo insieme a chi resta e scala con noi e lo fa anche per chi non se la sente, per chi ancora non può o non vuole. 

Siamo felici della sua disponibilità, dell’apertura, dell’invito.

Incontriamoci durante i nostri incontri autunnali, caro Emiliano. Perché la visione di chi indossa lo sguardo plurale delle comunità è per noi fondamentale per avere strumenti che alimentino il sogno, senza perdere il senso della realtà, per “sognare razionalmente” ma in modo “colossale”.



 

 Articolo realizzato nell'ambito della collaborazione tra FocuSardegna e Sardinia SpopTourism

Scopri il progetto nell'articolo dedicato e su www.sardiniaspoptourism.it

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