Bisogna dire che San Teodoro ogni anno stupisce. Dalla notte al giorno è fonte di ispirazione e di tendenze che marcano outfit importanti. Dalla sera alla mattina si parte dal giallo coordinato da accessori, consigliatissimo per donne dalla pelle ambrata, come propone nelle passerelle milanesi Jil Sander. Le camicie, i giubbotti e i jeans délavé presentano immancabili strappi, come per Alexander Wang.

Si ritorna allo stile anni '80 con dimensioni over per le spalline, proposta e rivisitata in chiave moderna per Balenciaga

Immancabile è il total look bianco di Dior. I fianchi prendono una forma più sinuosa, meglio se con capi a vita alta come propone Aquilano Rimondi, per passare poi verso sera ai pizzi, broccati e lavorazioni brillanti che si vanno ad abbinare a orecchini e accessori di una grandezza ed eccentricità importante, con divertenti borse mignon stile Fendi e Valentino.
Assolutamente avanti e prossimamente parte fondamentale del guardaroba maschile, i leggings da uomo, che varie pop-star indossano con disinvoltura da tempo.


Prende il via così la suggestiva mondanità teodorina con le sue proposte by-night. La serata inizia al Bollicine Lounge Bar, direttore artistico e mente brillante il proprietario Mauro Casu, conosciuto come Mauretto, che propone party con ritmi differenti e DJ set di giovani ragazzi promettenti. Interessanti le opere artistiche disegnate esclusivamente per il locale dall'interior designer Luca Mura.


Si accende di colori e di glamour il seguito nella discoteca Luna Glam Club. Per Teresa Pittorra e Pier Paolo Fodde la parola d'ordine è sicuramente professionalità e passione, allo stato puro.
Una discoteca che mette al primo posto il cliente rendendolo protagonista nelle notti indimenticabili, che lascia a fine stagione un sottile filo di nostalgia. Gli ospiti internazionali e le serate a tema si uniscono ad una imponente e vibrante selezione di cocktail, con due privé che attivano i cinque sensi, dando vita a sperimentazioni possibili solo in un club che guarda al futuro, spingendosi sempre oltre.

Giuseppe Satta