Parliamo di “Cashback di Natale”, la prima misura del piano del Governo posta in essere sia per incentivare l'uso dei pagamenti elettronici che per spingere gli acquisti non online ma sul territorio, in un particolare momento di crisi per le attività economiche che ben conosciamo.

La misura prevede che dall'8 al 31 dicembre con almeno 10 pagamenti con carta ci sia un rimborso del 10% (fino a 150 euro in un solo mese) degli acquisti fatti nei negozi fisici (non valgono gli acquisti online) usando i sistemi di pagamento elettronici.

Come si fa per usufruire della misura?

  1. Occorre scaricare sul proprio smartphone la app IO, sulla quale migreranno per legge (e a prescindere dal Cashback) tutti i servizi erogati da tutte le pubbliche amministrazioni centrali e locali a partire dal 1 marzo 2021.
  2. Registrarsi dall'8 dicembre 2020 mediante credenziali Spid o CIE (carta di identità elettronica), indicando il proprio codice Iban di riferimento nell’area della app “Portafoglio”.
  3. Il rimborso verrà accreditato automaticamente alle scadenze indicate dai decreti attuativi.

 

Della app IO (che scarico da qualunque app store) aggiungo soltanto che finalmente si concretizza sul nostro smartphone o tablet  (presto anche un sito web) il famoso “punto di accesso telematico” unico, già previsto dalla normativa vigente e rafforzato dall’entrata in vigore del DL Semplificazioni in vigore dall’11 settembre 2020, che ci consentirà, da un'unica applicazione, di accedere a tutti i servizi erogati dalle PA centrali e periferiche che, come già anticipato sopra, dovranno far migrare tutti i propri servizi in quel contenitore sul nostro smartphone a partire dal 1 marzo 2021.

 

Cos’è SPID e come lo ottengo: Spid è il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale, riconosciuto dall’Unione Europea che viene rilasciato dal 2014 in Italia (in attuazione degli obiettivi prefissati dall’Agenda Digitale Europea e dalle norme  contenute nel Codice per l’Amministrazione Digitale oltre che nei tre piani triennali per l’informatica nella pubblica amministrazione) e non è altro che un sistema di autenticazione composto da uno User ID e da una password unici per ciascun cittadino che viene così identificato in maniera semplice, certa, sicura e vigilata ogni qual volta acceda ad un portale che eroga servizi pubblici, senza che occorra più riprodurre o allegare (questo è importante farlo sapere e diffonderne il verbo!) copie di documenti di identità;  molto agevolmente dallo smartphone si traduce con la inquadratura e lettura di un Qr Code.

 

È possibile ottenere il rilascio del nostro Spid (se si è maggiorenni) attraverso uno qualunque dei 9 identity provider riconosciuti dall’Agenzia per l’Italia Digitale (tra cui Poste Italiane e Aruba) e l’ottenimento può  avvenire molto facilmente anche attraverso una procedura semplificata da riconoscimento online tramite webcam. 

 

Accedo già con Spid alle piattaforme Inps, Agenzie delle Entrate, pago da qualche anno  sia il mio bollo ACI che la mia dichiarazione dei redditi precompilata così come accedo a tutti i servizi di numerose regioni e comuni che hanno già migrato al sistema di autenticazione Spid.

 

Cos’è la Carta di Identità Elettronica (CIE) e come la ottengo:  parliamo di una carta che viene regolarmente rilasciata dal Ministero dell’Interno (attraverso agli uffici anagrafe dei Comuni italiani che hanno attivato il servizio) ad un costo di euro 16,79 oltre i diritti fissi e di segreteria, ove previsti e stabiliti da ciascun Comune al quale occorre rivolgersi per prenotarla e  ottenerla dopo qualche giorno di lavorazione. Serve una foto tessera e verranno acquisite le proprie impronte digitali.

 

Triplice l’utilizzo della CIE:

  1. strumento di verifica dell’identità;
  2. chiave di accesso ai servizi online;
  3. fruizione di servizi ad accesso veloce (p.es.: abbonamenti elettronici).

Per leggere la Carta di Identità Elettronica da dispositivi mobili è sufficiente disporre di uno smartphone e installare l’app CieID, disponibile gratuitamente. La lettura della CIE da computer può invece avvenire attraverso un comune lettore di smart card contactless ad esso collegato o, più semplicemente per chi non lo possiede, utilizzando il proprio smartphone come strumento di lettura della carta. In quest’ultimo caso la richiesta del servizio viene eseguita dal browser del computer, con l’app CieID si effettua la lettura della CIE e generato un codice OTP che, una volta digitato all’interno dell’apposita finestra del browser, permette l’accesso in sicurezza al servizio richiesto.

A proposito di app IO e, sia di SPID che di CIE:

è importantissimo  sottolineare che, a prescindere dalla misura governativa denominata Cashback, entro il 28 febbraio 2021 dovranno avviare le procedure di migrazione dei propri servizi accessibili attraverso la app IO, il cui accesso dovrà essere possibile solo ed esclusivamente tramite Spid o Carta di Identità Elettronica (CIE), tutte le pubbliche amministrazioni, anche quelle locali, in attuazione del DL Semplificazioni (Legge 76/11 settembre 2020) e che le altre credenziali di accesso preesistenti andranno progressivamente a scadenza senza poter essere rinnovate come già annunciato più volte da Inps che ha fatto da apri pista tra le amministrazioni centrali con una ampia e massiva campagna di comunicazione.    

Torniamo al “Cashback di Natale” per dire che, se ci siamo registrati sulla app IO, dall'8 al 31 dicembre con almeno 10 pagamenti con carta c'è un rimborso del 10% fino a 150 euro in un solo mese degli acquisti fatti a dicembre nei negozi fisici (attenzione: non valgono gli acquisti online) usando i sistemi di pagamento elettronici.

Il decreto attuativo del cashback, inteso al di la del Natale come misura strutturale partirà a regime il 1 gennaio 2021 come da sito che illustra il provvedimento https://www.cashlessitalia.it/ e relativa utilissima guida da consultare o scaricare: https://io.italia.it/cashback/guida/.

Nella fase a regime (che partirà il 1 gennaio 2021), verrà riconosciuto un rimborso semestrale pari al 10% di quanto speso dal consumatore fino a un massimo di 1500 euro a semestre e purché si facciano almeno 50 operazioni a semestre: di fatto si potrebbe trattare quindi di un rimborso massimo di 300 euro in un anno. Attenzione perché ogni pagamento sarà considerato fino ad un massimo di 150 euro (questo per favorire non chi fa pagamenti consistenti ma chi fa più operazioni di pagamento cashless).

Ci sarà inoltre di un supercashback: in pratica un rimborso che verrà riconosciuto ogni semestre per 1.500 euro, in aggiunta al cashback standard ai primi 100.000 registrati che abbiano effettuato il maggior numero di operazioni cashless, a patto che eseguano almeno 50 operazioni di pagamento nel corso del semestre.

 

Antonella Fancello

“eGovernment Amministrazione Digitale” UNISS.