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Proviamo, per una volta, a mettere da parte le polemiche, i vari “si poteva fare così”o “sarebbe stato meglio se” e lasciamo che a parlare siano i 90 mila visitatori che, nell’arco di sette giorni, hanno parlato di Sardegna, visitando il padiglione dedicato alla nostra terra nel Padiglione Italia. Si tratta di un numero da record: la media è di quasi 13mila visitatori al giorno, più di mille all’ora. In questa Isola sena fine, come recita lo slogan istituzionale, ad animare e coinvolgere il pubblico sono stati sapori, balli e canti sardi.
Con l’apertura del MATER (Museo dell’archeologia e del territorio) si è concluso un percorso iniziato tredici anni fa con il Museo delle Maschere Mediterranee e proseguito con l’inaugurazione del Museo della Cultura e del lavoro e rappresentante l’ultima tappa di un progetto volto alla formazione di un circuito museale finalizzato alla valorizzazione del territorio, delle tradizioni locali e di tutta la filiera produttiva e artigianale mamoiadina.
I musei di Mamoiada sono chiaramente musei identitari, e, come tali, costituiscono un importante segno di riappropriazione dell’identità e della voglia di pensare a uno sviluppo futuro attingendo al proprio patrimonio e alle proprie radici. Il forte legame con il territorio rende questa tipologia museale uno strumento imprescindibile per lo sviluppo del turismo culturale.
Manu Invisible, giovane writer di San Sperate, è uno dei 250 artisti che saranno presenti al più grande festival europeo dedicato alla street art. L'artista sarà a Bristol, nel sud-ovest dell'Inghilterra, per l'evento 'UpFest', tra 25 e 27 luglio, per l'occasione realizzerà un lavoro inedito in uno dei tanti spazi messi a disposizione da istituzioni e privati in tutta la città.