L'unione fa la forza e, ad Expo, rende grande la Sardegna del fare, quella che guarda all'innovazione senza dimenticare le radici, che cresce e fa rete, per raccontare, insieme, gusti e tesori dell'agroalimentare. Il padiglione Cibus ha ospitato il progetto 100% Sardegna per una giornata densa di appuntamenti dedicati ai produttori di Gusto Sardegna: la rete di otto imprese del settore agroalimentare localizzate nell'area centrale dell'Isola è stata costituita nel febbraio del 2013 con l'obiettivo di valorizzare i sapori e i gusti locali enfatizzando l'eccellenza e coniugando la tradizione con le più moderne tecnologie di produzione. Quello di lunedì 21 ottobre, negli spazi dell'Esposizione Universale, è stato un vero e proprio viaggio sensoriale, con dibattiti e degustazioni guidate alla scoperta delle aziende, caratterizzate per le produzioni di qualità che spaziano dai salumi ai formaggi, passando per vini e liquori, farine, paste fresche e dolci, culminato con l'esclusiva cena realizzata dallo chef stellato Roberto Petza Che ha orchestrato sapori ed eccellenze firmate Gusto Sardegna. 

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L'obiettivo della Rete Gusto Sardegna è quello di “valorizzare i sapori e i gusti tipici locali, enfatizzando l'eccellenza di prodotti tipici della Sardegna – spiegano i produttori -, unici nella loro realizzazione, con un elevato contenuto di valore e tradizione”. Il tutto si declina nella particolare cura dedicata al prodotto unita a un'esperienza pluriennale, alla lavorazione nel rispetto della tradizione gastronomica locale e ad un'accurata selezione delle materie prime. Le otto imprese, comprendono i produttori di Fattorie Gennargentu a Fonni (salumi e insaccati), Molino Fratelli Brundu di Macomer (semole e farine), Tipico di Fonni (dolci), l'ogliastrina Ferreli (pane) Gostolai di Oliena (vini e liquori), Esca Dolciaria a Dorgali (pasticceria), Denti & Company, della nuorese Sardinia Food la Fattoria del Gennargentu (formaggi).

 

L'impegno, sta nel far riscoprire i sapori autentici, rendendo ogni prodotto paladino della cultura del gusto. Una rete, quella del progetto 100% Sardegna, che lavora compatta, per ampliare il mercato di vendita dei prodotti a livello internazionale, accrescere i rapporti con la grande distribuzione, definire politiche comuni nei settori della logistica e migliorare l'accesso al credito.

Nel cuore di una Esposizione Universale che vede nel mese di ottobre il suo momento d'oro con un incredibile record di presenze, si è posto ancora una volta l'accento sul valore dei cibi della tradizione, quelli dei quali sono protagonisti e testimonial indiscussi i nostri centenari. Cibo come cultura locale, valore aggiunto di un racconto corale che, in un'ottica di promozione territoriale, non ne può fare a meno. E, in particolar modo durante l'incontro del pomeriggio che ha animato la degustazione guidata, sono state di particolare impatto le parole del Professore Vincenzo Russo, direttore del Master in Food&Wine Communication (IULM Milano) e membro del comitato scientifico di Expo, in merito alla necessità di imparare a comunicare in maniera efficace i prodotti agroalimentari, inserendoli in un'ottica di marketing esperienziale. E' su questo cardine che si gioca la nuova proposta dei protagonisti dell'agroalimentare sardo: il patrimonio di tradizione che rende ogni gusto prezioso e unico va saputo comunicare in maniera innovativa, attribuendo valore e rendendolo unico. Le peculiarità dei prodotti della rete Gusto Sardegna, raccontate durante il dibattito e le degustazioni guidate con i critici enogastronomici Davide Paolini, Alberto Cauzzi e Dario Bordet, sono state le protagoniste indiscusse di una giornata partecipata e attiva, conclusasi all'insegna del perfetto connubio tra gusto e innovazione. Lo chef stellato Roberto Petza tra i simboli della Sardegna a Expo, ha deliziato i palati con delle versioni rinnovate e rivisitate dei piatti della tradizione. Sulla scia del “ogni cibo ha il suo periodo dell'anno” e guardando ai piatti della tradizione popolare, quelli più semplici, Petza ha dato vita a una combinazione accattivante, presentata nel corso di un animato showcooking, dove il prosciutto si gustava insieme a frutta e verdura, la famosa pecora in cappotto diventava una raffinata zuppa incantata dal pane zichi e dal gusto intenso dei porcini, il classico porcetto allo spiedo si “scomponeva” sposandosi con una salsa di melograno e cannonau. Il tutto accompagnato da una selezione di vini delle cantine della rete Gusto Sardegna, in grado di esaltare ogni sapore e renderlo unico.

Ma il vero brindisi è stato quello nei confronti della rinnovata idea di rete che, oltre a risultare di grande impatto, è vincente sotto più punti di vista: se da un lato, infatti, si supera il “chentu concas chentu berrittas”, dall'altra si diviene esempi del “insieme si può”, tanto acclamato sulla carta ma con, purtroppo, pochi esempi concreti. Quella lasciata ad Expo da 100 % Sardegna è un'impronta decisa, pronta ai prossimi passi che porteranno i gusti della Sardegna nei mercati nazionali ed internazionali. 

Autore dell'articolo
Mariella Cortes
Author: Mariella Cortes
Curiosa per natura, alla perenne ricerca di luoghi da scoprire, persone da raccontare e storie da ritrovare. Giornalista dal 2004 per carta, televisione, radio e web, lavoro a Milano come formatrice per aziende e professionisti e come consulente di marketing e comunicazione. FocuSardegna è il filo rosso che mi lega alle mie radici, alla mia terra che, anche nei suoi silenzi, ha sempre qualcosa da dire. Mi trovi anche su: www.mariellacortes.com
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