Se il tempo usato quotidianamente per lamentarci dei problemi fosse investito nella ricerca di soluzioni, cosa accadrebbe?

A partire da questa domanda, nel 2009 un gruppo di giovani sardi, sparsi per il mondo, ha dato vita a ProPositivo. Sfruttando il digitale e la propria rete globale, nel 2012 ProPositivo diviene un blog nazionale, partendo dalla promozione di un giornalismo costruttivo, volto a contrastare il negativity bias dei media e la disinformazione, attraverso l'indagine di casi pratici ed esperienze virtuose. Missione evolutasi nel 2013 attraverso diversi eventi dedicati alla Transizione Ecologica in Sardegna e nel 2015 con la costituzione in Sardegna dell'associazione, l'avvio del progetto "Trasformare la crisi in opportunità" e la nascita del Festival della Resilienza, con l'obiettivo di supportare i territori in crisi delle aree interne e marginali dell'isola nell'attivazione di processi partecipativi di sviluppo locale.

Da anni siamo promotori della Transizione energetica e della Resilienza sull’isola e sulla penisola. Per questo, di fronte agli sconvolgimenti della pandemia e alle sfide sanitarie, sociali, economiche e ambientali, dal 2021 ProPositivo ha deciso di ripartire dall’ABC, trasformandosi in Agenzia di Benessere Comunitario. Un'associazione no-profit che con logica e creatività vuole guidare le comunità locali nella costruzione di reti collaborative e di progetti strategici per l'implementazione nei propri territori dell'Agenda ONU 2030, della programmazione europea 2021-27 e del Piano di Ripresa e Resilienza.

Perché è necessario ripartire dall’ABC?

Perché per riuscire nelle sfide più complesse bisogna eccellere in quelle elementari. Il tessuto sociale, economico e culturale dell'Italia si fonda su piccole comunità locali, ad oggi sprovviste degli strumenti basilari per affrontare le diverse crisi presenti e dare nuove basi al territorio per uno sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile.

L’Italia è un paese unico per la sua conformazione: 9 comuni su 10 hanno meno di 15 mila abitanti e sono responsabili per oltre il 92% del Made in Italy di più alta qualità, pietra miliare del nostro commercio e della nostra economia. Tuttavia, buona parte di queste comunità stanno scomparendo, soprattutto nel meridione. In Sardegna sono il 44% i comuni che hanno già meno di mille abitanti e rischiano l’estinzione nei prossimi decenni. Nonostante la pandemia abbia dato l’illusione che molti italiani o corregionali stessero tornando a casa, in realtà al 1 gennaio 2021, gli italiani erano 59,64 milioni, circa 800 mila meno dell’anno precedente, di cui una parte, circa 100 mila, vittime del Covid. La popolazione nel nostro paese cala per il sesto anno consecutivo e nonostante diminuisca l’ingresso di stranieri nel paese, il numero di italiani che espatriano è superiore a quelli che rientrano.

Come lavora l’ABC?

Attraverso un approccio metodologico basato sull’incontro e la sinergia tra il mondo della scienza sociale e quello dell’arte pubblica, l’obiettivo è creare un modello di sviluppo resiliente per le comunità locali in difficoltà, stimolando un ambiente dinamico e multilinguistico, capace di collegare logica e creatività, scuola e imprenditoria, istituzioni e società civile, pubblico e privato, ambiente ed urbanistica. Tutti ingredienti fondamentali per attivare processi di problem solving comunitario e di rigenerazione territoriale che:

Cosa fa l’ABC?

L’ABC è supportata da numerosi partner e svolge un’attività istituzionali di messa in rete, supporto e promozione delle competenze territoriali volte a far progredire le comunità, accrescendo le capacità di progettualità, gestione, sostenibilità, comunicazione e occupazione nei diversi settori. In tale ottica, l’ABC svolge attività di Progettazione (Europea e Territoriale), Formazione (scolastica e professionale), ICT (Sviluppo informatico, digitale e multimediale), Riqualificazione (Urbana, artistica e ambientale) e Cultura Sociale (Residenze, Rassegne, Eventi & Turismo). Attraverso tale matrice di servizi, l’ABC punta ad analizzare e animare il territorio in maniera trasversale, creando sinergie tra le filiere pubbliche e private.

PROGETTI ATTIVI

Festival della Resilienza: Il cuore e cantiere progettuale di ProPositivo. Dal 2015, il Festival promosso dall’Associazione ha coinvolto oltre 50 partner locali, nazionali ed europei, producendo: circa 100 eventi culturali; 3 Scuole di alta formazione con La Stampa e L’Espresso; 10 residenze teatrali e musicali con Sardegna Film Commission e Sardegna Teatro; 3 Contest internazionali di Street Art. Attività che nel tempo hanno coinvolto più di 200 ospiti tra ricercatori, giornalisti, scrittori e artisti, con un valore indotto sul territorio di oltre 250 mila euro.

Centro di Rice.zione, Un modello ibrido tra ricerca accademica e redazione giornalistica, rivolto a studenti e giornalisti, per rafforzare i processi di raccolta, analisi e divulgazioni di dati e informazioni sul capitale territoriale. Il Centro produce indagini e reportage per testate regionali e nazionali; una rivista bimestrale tematica, in collaborazione con editori, università e 10 Istituti di Istruzione Secondaria tra Macomer, Bosa, Ghilarza, Oristano, Siniscola, Cagliari e Sassari; percorsi di orientamento, specializzazione, alternanza scuola-lavoro e monitoraggio civico (ASOC - A Scuola di Open Coesione).

 

Resilienza21-27: Ad oggi sono numerosi i piani e le risorse destinate al Mezzogiorno. Tuttavia, negli ultimi 30 anni gli enti sono stati spesso incapaci di gestire i capitali europei. Lacuna emersa anche nell’ultima programmazione 2014-20, finanziata con quasi €75 miliardi, dei quali poco più di un quarto sono stati spesi. Nei prossimi anni, l’Italia disporrà di un budget di oltre €300 miliardi per l’attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) su tre assi strategici (digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale) e priorità trasversali (donne, giovani e Sud). Il progetto Resilienza 21-27 promuove tavoli di progettazione strategica e permanente nelle aree interne della Sardegna, per fare in modo che il nuovo settennato di fondi strutturali, permetta di rigenerare il tessuto socio-economico locale, evitando gli sprechi del passato (v. Tabella).

  

Muraghes - Il Parco dell’arte nuragica e muraria: Nonostante la crisi, il Marghine dispone di un importante patrimonio umano, archeologico e naturalistico (habitat di rilievo mediterraneo) per la cui valorizzazione, dal 2016, ProPositivo ha avviato “Nuove narrazioni con l’arte pubblica”. In particolare, con il contest internazionale di street art, ha raggiunto 20 paesi nel mondo, attratto oltre 50 artisti e realizzato 40 murales in 6 comuni, trasformando gli spazi urbani nelle tessere di un mosaico che lega tradizione e innovazione, locale e globale. Su tale base si fonda il progetto Muraghes (v. “Mappa”, immagine 1), per il cui sviluppo si punta a valorizzare gli attrattori culturali esistenti e ex-novo: aree archeologiche e museali, edifici storici, patrimonio ambientale e artistico (murales e opere), connettendoli a punti di accesso fisici e digitali.