Negli ultimi giorni a causa dell’emergenza migranti a Ventimiglia, il governo italiano è sempre più in collera con la Francia che sembra aver chiuso le sue frontiere ai migranti africani. Dall’11 giugno scorso, circa 250 migranti cercano di entrare in Francia ma vengono bloccati dalla Gendarmerie francese.

1) La Francia viene accusata dai media italiani di violazione del trattato Schengen.

 

Tra i media italiani é scoppiata la polemica: la Francia sta violando la convenzione di Schengen sulla libera circolazione delle persone all'interno dell'Europa. Il  trattato di Schengen, accordo firmato a Schengen il 14 giugno 1985 fra i paesi dell’unione Europea mira a eliminare  i controlli alle frontiere comuni e ad introdurre un regime di libera circolazione per i cittadini degli Stati firmatari, degli altri Stati membri della Comunità o di paesi terzi.

2) Come si giustifica la Francia. Quali sono le sue motivazioni?

 La risposta della Francia.

Il giornale francese Le Figaro nell’edizione del 17 Giugno scorso, scrive che l’afflusso di clandestini ha determinato delle grandi difficoltà per i poteri pubblici francesi che non riescono più ad affrontare la situazione.

Dunque i motivi per cui non è più possibile lasciare aperte le frontiere sono molteplici. Ad esempio, solo l’anno scorso, circa 170.000 persone di origine nord africana sono arrivati illegalmente nelle coste di Lampedusa. Soltanto 70.000 di questi migranti hanno chiesto asilo in Italia, gli altri si sono spostati tramite Catania e Milano verso il resto d’Europa.

Il quotidiano francese afferma che in assenza di controlli alle frontiere non c’è niente che può fermare l’enorme flusso di immigrati. A causa di ciò ed anche dell’incapacità italiana a trattenere gli immigrati dentro il suo territorio, si è resa impossibile l’assenza di controlli alle frontiere per il resto d’Europa, riporta Le Figaro.

Il giornale francese, riporta le dichiarazioni del ministro dell’interno francese Bernard Cazeneuve. L’uomo assicura che la Francia non ha chiuso le sue frontiere, « Non c’è un blocco della frontiera, perché siamo in uno spazio aperto. Questi migranti non rientrano nello status di rifugiati perché non stanno subendo degli abusi o delle persecuzioni ma hanno la volontà di ‘vivere meglio in Europa’. Noi non possiamo accoglierli, bisogna ricondurli alla frontiera in Africa”. Il ministro francese afferma inoltre che « non si possono far entrare in Francia delle persone in situazione irregolare ».

Cazaneuve invoca il diritto europeo di rifiutare l’entrata, sul territorio francese, dei 200 migranti bloccati da giovedì scorso nella frontiera italo-francese. Il ministro dell’interno del Governo Hollande, giustifica la sua scelta riferendosi agli accordi di Dublino e Schengen.  « Quali sono queste regole? Quando degli immigranti arrivano in Francia, che sono passati per l’Italia  e che sono stati  registrati in Italia, il diritto europeo implica che siano riammessi in Italia” insiste Bernard Cazeneuve.

 Le Figaro infatti ricorda che il regolamento di Dublino adottato nel 2003, mira a individuare lo stato membro responsabile della domanda di asilo e prevede il trasferimento del richiedente verso questo stato membro. Secondo le disposizioni di Dublino, infatti, lo stato responsabile é quello attraverso il quale il domandante asilo è entrato nell’Unione europea.

È dunque evidente che la Francia abbia diverse ragioni per opporsi  all’arrivo di ulteriori clandestini all’interno del suo territorio.

3)Perché l’Italia si accanisce contro la Francia?

Il governo italiano si sente abbandonato da quello francese, perché si ritrova da solo ad affrontare il problema immigrazione. Infatti sia Francia che Germania chiedono all’Italia di tenere per se i migranti che arrivano nelle sue coste, anziché permettere  che vadano verso gli altri paesi.

I media italiani, concentrati nella loro battaglia contro la Francia, distolgono l’attenzione dal vero responsabile del problema immigrazione: le incongruenze dell’Ue .

Come riporta il giornale francese La Croix, Matthieu Tardis, ricercatore al centro migrazioni e cittadinanza dell’ istituto francese di relazioni internazionali, ritiene che ci sia una forte crisi nel Governo dell’Ue. “Sono più di  100.000  i migranti rifugiati che sono arrivati in Europa dall’inizio dell’anno attraverso il Mediterraneo.” Afferma Tardis, “ gli stati membri si dividono e vediamo da una parte i paesi del sud di cui l’Italia, contro quelli del nord, di cui la Francia”.

Per questo motivo, quello che succede ora in Europa non è tanto un problema d’immigrazione quanto una crisi di amministrazione dell’Unione Europea.