Matteo Porru porta il diabete a teatro con 333, il nuovo monologo prodotto dai Figli d’arte Medas, che andrà in scena per la prima volta sabato 4 dicembre alle 20:30 al Teatro Moderno di Monserrato (Cagliari), in via XXXI marzo 1943, n. 20.

Il lavoro teatrale del giovane talento sardo, vincitore del Campiello Giovani e collaboratore di FocuSardegna, è una storia personale che diventa universale nel racconto di una malattia complessa e devastante dell’età giovanile che Matteo scopre di avere a 13 anni quando il suo valore glicemico è, proprio, “333”.

Il monologo, di circa 50 minuti, porta in scena la storia di Tommaso Retani, un bambino di otto anni che scopre, accetta e inizia a convivere con la malattia. Lo fa con una spensieratezza disarmante, giocando con i numeri mentre la voce narrante, quella del Tommaso adulto, ricorda il dolore provato ma, anche, le tante storie scoperte.  

“333” diventa la storia di una convivenza accettata e vissuta alla ricerca degli aspetti positivi,“uno spettacolo duplice – racconta Matteo – che unisce alla narrazione, la mia volontà di sensibilizzare il pubblico verso il diabete, in particolare il diabete tipo 1, che è una delle malattie più devastanti dell’età giovanile e l’esigenza nonché il coraggio, di giocarci insieme per poterci convivere”.

Negli occhi di quel bambino di otto anni, c’è tutta la lotta contro il diabete, le prime iperglicemie e le prime ipoglicemie, le sensazioni fisiche, psicologiche e quelle più intime. Ci sono, anche, le storie, quelle conosciute, provate, vissute che ruotano intorno a quattro grandi temi: la cura, la fame, il gioco e la paura.

La penna di Matteo, brillante e capace di trasformare in sensazioni collettive storie individuali, diventa in questa sede voce viva che trafigge e commuove, aprendo le porte alle conseguenze e alla quotidianità di chi vive una malattia che in Sardegna vede un triste record, quella di regione con più malati d’Europa.

 

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