Lo chiamano “caviale del Mediterraneo”, un nome ricco per un prodotto dalle origini povere. Un tempo era uno scarto commestibile, un condimento umile utilizzato dai parsimoniosi pescatori scalzi di Cabras, saggi intenditori, e molto prima di loro dai fenici, che ne iniziarono il traffico, proseguito poi dai cartaginesi. Lo conoscevano anche gli egiziani e i romani, questi ultimi da sempre ingordi di ghiottonerie.

 

E’ un tocco di sapore sublime. Non esiste località in Sardegna dove non sia conosciuto. Non esiste un posto, nel mondo, dove non sia arrivata l’eco della sua delizia. E visto che dovete provarlo assolutamente, sappiate che non esiste ristorante, nella provincia di Oristano, che ne sia sprovvisto: se ne trovate qualcuno colpevolmente privo, andate a mangiare altrove! Oppure cercatelo nelle pescherie locali e poi fate da voi: questo condimento è talmente gustoso che vi farà apparire grandi chef anche se vi limiterete a gettarne una manciata grattugiata su un semplice piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino.

Parliamo della bottarga, regina dei condimenti made in Sardinia. Ne esistono due tipi principali: la bottarga di tonno, insospettabilmente squisita, e quella di muggine, tanto buona da eclissare l’eccellenza della prima. Infatti è di quest’ultima che ci interesseremo.

Il suo nome deriva dall’arabo both-ah-rik, che significa “uova di pesce”. Semplicemente di questo si tratta, infatti, uova di pesce essiccate sotto sale.

Oltre che caviale del Mediterraneo, la bottarga di muggine viene detta anche “oro di Cabras”, dalla località sarda maggiormente legata alla sua produzione. E’ negli stagni di questa affascinante cittadina polverosa, figlia di una lunga tradizione di pesca, che si trovano i muggini gravidi della miglior bottarga del mondo.

A tavola viene utilizzata principalmente per condire la pasta. Con le vongole, lo sposalizio è perfetto. Potete sbizzarrirvi a usarla su qualsiasi primo di pesce, ma trova spazio anche su antipasti, come il delizioso carpaccio di ricotta ovina o quelli di salmone e di tonno. Da provare assolutamente sui filetti di spigola e d’orata.

Ma la cosa migliore che potete fare è andare a Cabras, verso la metà di agosto, a godervi i tre giorni della sagra della bottarga. L’occasione giusta per provare, stand dopo stand, un’infinità di pietanze condite d’oro.

 

Da “101 cose da fare in Sardegna almeno una volta nella vita” di Gianmichele Lisai