Vi devo raccontare cosa puo' succedere a Esterzili.

Due giorni fa prendo la macchina e mi dirigo verso il paese della Barbagia di Seulo, un paesotto di 650 abitanti, situato a 730 metri sul livello del mare. Il giorno 12 agosto di ogni anno si svolge la sagra de su frigadori e de is cocoeddas. Ma il arrivo il giorno prima, ho una mostra da allestire. Vengono a prendermi alcuni ragazzi, mi danno le chiavi della casa dove esporro' le mie foto, poi mi accompagnano nella casa dove staro' a dormire.

Nel mentre mi fanno entrare dove stanno preparando is cocoeddas, una cinquantina di donne sono al lavoro e cantano per passare il tempo. Entro a fare qualche foto, loro continuano a cantare e passo praticamente inosservato, come se non ci fosse nessuno. Mi chiamano per andare ad allestire e quasi lo prendo come una salvezza, mi sentivo a disagio e mi sembrava di disturbare.Saluto e inizio ad allestire.

Appena finisco mi andiamo a mangiare una cosa al bar dei fratelli Bandino, quelli che Peppe di Posada mi ha detto di salutare e io saluto. Naturalmente mi chiedono di dove fossi e io rispondo "di Lunamatrona" "Nara femmina bona, custa est Lunamatrona" mi dicono. "Nara femmina giusta, Lunamatrona est custa" rispondo io.

Nel frattempo ceniamo e ci avviamo verso il campo sportivo. Una coppia di emigrati locali deve insegnare ai ragazzi del gruppo folk "su ballu sterzilesu". Gli anziani quasi non lo ricordano e non hanno piu' le forze per ballare. Dopo di che andiamo verso la piazza del paese, davanti a quella casa dove esporro'. Alcune di quelle donne che preparavano is cocoeddas si avvicinano a me in abiti borghesi. Siamo seduti davanti alla casa dove esporro' la mostra e iniziano a raccontare. Quella non e' una casa normale, ci sono i fantasmi!!!

Mi raccontano storie che son successe li dentro, nel mentre come fantasmi iniziano ad arrivare gruppi di ragazzi, si deve preparare per la sagra. Io vado a dormire, il giorno dopo sarebbe stato lungo ed ero curioso di vedere se quel fantasma avrebbe spostato le mie foto. Mi perdo nelle viuzze illuminate da una luce tenue e dove il silenzio regna sovrano.

Il giorno dopo al risveglio vado a fare colazione da Mau e poi verso la mostra. Le foto son li al loro posto, evidentemente al fantasma son simpatico. Pian piano vedo quei volti visti il giorno prima, quei volti curiosi e osservatori col passare del tempo iniziano ad abbozzare sorrisi. Io sono un forestiero, prima devo essere studiato da loro.

Nel mentre arrivano dalla Barbagia di Seulo, dall'Ogliastra e dal Campidano portando i loro suoni, i loro balli, i loro abiti tradizionali. Quei volti che abbozzavano sorrisi, iniziano a emanare suoni. Si chiacchiera, si ride, si scherza. Ogni tanto si torna da Mau, c'e' sete e voglio una birretta. Ma poi penso "qua a Esterzili tutti bevono estathe', quelli dell'estathe lo sanno che a Esterzili bevono tanto estathe'? Dovrebbero premiarli!" Allora anche io per entrare nella mentalita' Esterzilese mi bevo un estathe'.

Naturalmente dopo tentati accordi con Mau, vengo imbrogliato e non riesco a pagare. Quando poi ci riesco, mi vengono restituiti i soldi perche' l'ospite non puo' pagare. Ma che diamine! Io voglio pagare!!!

Si pranza e si decide di rientrare a fare una doccia. Ma alla mostra c'e' gente, c'e' Alessandra e la tv, mi vogliono intervistare, ma io non voglio e mi nego, penso che comunque lo scherzetto me lo abbiano giocato lo stesso. La doccia salta, in su ixinau de Funtana’e susu c'e' la rievocazione storica de "Su delitt’e porta". Andiamo a vedere...Bella, esilarante, divertente. Nel frattempo del fantasma non c'e' neanche l'ombra. Ma c'e' Valentino, che dal primo giorno vedi in giro che saluta tutti, Valentino passeggia col suo asinello, sono inseparabili, come la sua armonica a bocca. Come in quella Sardegna che non c'e' piu'. Quella Sardegna raccontata dai nostri genitori.

Torno alla mostra, arrivano da Seulo, una famigliola, loro sono emigrati in Campidano. La figlia voleva conoscermi, una bambina di 8/10 anni che mi segue su fb. Beh, non potevo non farle una foto.

Nel frattempo aspettano gli uomini con le pelli e su gabbanu, quelli che devono arrivare dal paese piu' alto della montagna. Ma vi credete che sia facile arrivare ad Estersili? Ebbene no, non riescono ad arrivare, perche' a Esterzili o ci vieni apposta o non capiti di passaggio. Come in quei paesi dove sembra che vivano i fantasmi, lo vedi da lontano ma sembra che non esiste. Esiste ragazzi, esiste eccome!!!

Arrivano, vestono la loro maschera e creano scompiglio, panico, risate tra la gente. Quella gente che ha avuto una metamorfosi, che all'inizio non vedevi e che alla fine si apre spettacolarmente. Quella gente che ti porta a voler fotografare, a immortalare i suoi visi, perdendo un po' quella sponaneita' fatta dallo scatto rubato e che per una volta mi fa cambiare modo di fotografare. Perche' Esterzili visto da lontano puo' sembrare un paese fantasma e allora io ho deciso di immortalare quei fantasmi. Fantasmi che solitamente fanno paura quando vengono nominati, ma quei fantasmi hanno un volto, un sorriso e un cuore.

Ma la festa mica e' finita, perche' arrivano dal Sarrabus, dal Campidano, dall Barbagia, dalla Baronia. Arrivano con le loro launeddas, con la loro fisarmonica, il loro organetto e il loro canto a tenore. Poi c'e' l'omone di Nuoro che a Esterzili ormai e' di casa, porta la sua musica e quella del suo gruppo, beh, lui un fantasma proprio non e', anche se e' di casa qua. Nel mentre, tra un evento e l'altro si va a visitare Mau, fa calso, un caldo mai visto per questa sagra. Bisogna rinfrescarsi un pochino.

La notte termina e un po' di tristezza inizia a entrare. L'indomani (ovvero oggi) e' tempo di smantellare, saluto il fantasma, quel fantasma immaginario che mi ha fatto conoscere tanti fantasmi reali. Quei fantasmi che sono gli abitanti di Esterzili, con i loro volti, i loro sorrisi, le loro parole. Ma ancora non e' giunto il momento di andare. Mi dicono d salire a al tempio nuragico de Sa Domu e Orgia e alla cima di Santa Vittoria, che sta a 1200 metri d''altezza. Mi dicono che da li, in giornate chiare, si vede il mare. Salgo, la vista e' incredibile, ma il mare non lo vedo! Ma non mi preoccupa, mi va bene cosi, vorra' dire che dovro' tornare per vedere il mare da lassu' e quasi spero di non vederlo mai il mare da lassu', vorra' dire che dovro' tornare sino a quando lo vedro'.

E' giunto il momento dei saluti, di partire, ho salutato quasi tutte le persone che volevo salutare, ma non fa nulla, tornero' a salutarle. Esco dal centro abitato e confesso che una lacrimuccia mi e' scesa, perche' in quel paese fantasma ci sono fantasmi talmente accoglienti che vale la pena conoscere e non lasciare soli. Perche' Esterzili e' uno di quegli angoli di Sardegna che ti catturano come pochi riescono a fare.

Ora vi lascio, mi son dilungato anche troppo, e' il momento di riposare un po', abbracciato a quel fantasma che e' venuto con me e credo che mi fara' compagnia nei miei sogni perche' questa e' Esterzili. Un ultima cosa, se volete vedere i fantasmi, tornate a visitarmi stasera quando pubblichero' le loro foto. Sono uno piu' bello dell'altro...