Simone Tatti-

 

6 candidati a Presidente e 34 simboli. Sono questi i numeri della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale della Sardegna che ha preso il via in questi giorni e che chiamerà i sardi al voto nella giornata di Domenica 16 Febbraio. Competizione che, per la prima volta nella storia della Regione, porterà all’elezione di 60 e non più 80 consiglieri, le cui liste saranno completate e presentate entro le ore 20 di oggi. Non ci sarà il Movimento 5 Stelle che, dall’alto del 28% dei consensi guadagnati alle ultime elezioni politiche (primo partito in Sardegna), sceglie inspiegabilmente di non partecipare alla tornata elettorale liberando, di fatto, una quantità di voti che probabilmente determinerà l’esito della competizione. Ci sarà, invece, l’uscente governatore Ugo Capellacci che cercherà la riconferma del suo mandato sfidando il Prof. Francesco Pigliaru, subentrato alla guida della coalizione di centro-sinistra in seguito alla rinuncia dell’Europarlamentare Francesca Barracciu, vincitrice delle primarie ma indagata nell’inchiesta per i fondi ai gruppi del Consiglio regionale. Oltre a Pigliaru (Centro Sinistra) e Cappellacci (FI), sono candidati anche la scrittrice Michela Murgia con la coalizione Sardegna Possibile, il deputato ed ex presidente della Regione, Mauro Pili (ex Pdl, ora leader di Unidos), Pier Franco Devias di Fronte Unidu Indipendentista e Gigi Sanna del Movimento Zona Franca.

Chiunque ne uscirà vincitore si troverà a dover affrontare una situazione non certo facile e caratterizzata da una serie di problematiche di lungo corso. La Sardegna attraversa, infatti, un contesto di instabilità economica, a cui si è aggiunta negli ultimi anni la crisi finanziaria internazionale che ha peggiorato drasticamente le condizioni dell’isola. L’industrializzazione forzata, cominciata decenni fa, ha generato oggi una serie di chiusure, con conseguente aumento della disoccupazione, il settore del turismo è stagnante (anche a causa del rincaro dei trasporti) mentre le piccole e medie imprese del settore agro-alimentare cercano di rimanere a galla nella burrasca della crisi, combattendo contro la carenza di liquidità, la concorrenza e sempre più scarsi investimenti di supporto.

Chiunque ci governerà nei prossimi cinque anni dovrà necessariamente farsi carico di scelte coraggiose e di battaglie e rivendicazioni che favoriscano la ripresa della Sardegna. Non potrà permettersi di adagiarsi a una semplice e ordinaria amministrazione ma dovrà farsi portatore del cambiamento e dell’innovazione anche a costo di scelte difficili e talvolta poco gradite a chi, nel corso del tempo, ha acquisito indebitamente potere e privilegi. 

Chiunque sarà eletto Presidente dovrà in primo luogo convincere i sardi di essere un candidato migliore degli altri e di poter fare di più per la nostra Isola, ma dovrà soprattutto dimostrarsi persona credibile e capace di tener fede alle promesse fatte durante la campagna elettorale.

È per questo motivo che noi di FocuSardegna rivolgiamo ai sette candidati alla carica di governatore “10 domande” che riteniamo possano essere significative del programma di governo e degli impegni che prenderanno con i sardi. Dieci diverse tematiche che aiuteranno gli elettori nel giudizio e nella scelta del loro prossimo futuro.

Siamo consci che il nostro appello potrà cadere nel vuoto ma se da un lato domandare è lecito, in questo caso rispondere non è solo cortesia, ma anche un dovere, affinché gli elettori possano dare più peso alle loro risposte piuttosto che ai loro silenzi.

Inoltreremo le domande ai sette candidati, e qualora risponderanno noi le pubblicheremo su questo portale, affinché voi possiate leggere,ponderare ed infine decidere.

Perché il futuro della Sardegna è ora nelle nostre mani.

  

  1. La priorità assoluta, la cosa che ha più a cuore, che non è disposto a negoziare con nessuno, neppure con i suoi collaboratori e alleati più importanti.
  2. La Sardegna ha margini per aumentare il gettito fiscale? In quali settori economici indirizzerà le sue politiche di sviluppo? Quali settori meritano attenzione privilegiata e quali andrebbero invece abbandonati o non “coltivati”?
  3. La disoccupazione giovanile è uno dei mali peggiori che affligge la nostra isola. E’ disposto/a a fare un patto con i giovani sardi senza lavoro e in cerca di speranza per il futuro? Ci dica un impegno inderogabile cui chiederle conto durante e alla fine del mandato.
  4. La Zona Franca è una vera opportunità per la Sardegna, soprattutto in termini di creazione di lavoro, oppure rischia di essere solo un’occasione per le istituzioni finanziarie?
  5. Sviluppo economico e tutela dell’ambiente sono due percorsi alternativi? Ci dica se la Sardegna deve rinunciare alla politica industriale e se si a favore di che cosa?
  6. La Sardegna deve andare verso l’indipendenza o deve rafforzare (e magari attuare) i poteri speciali che gli derivano dall’ordinamento vigente?
  7. La burocrazia regionale e statale: non pensa che bisogna cambiare qualcosa? Si ha l’idea di un plotone di persone, inamovibili, spesso slegate dalle ansie e dalla domanda di cambiamento che viene dal popolo sardo. Leva o freno allo sviluppo?
  8. Università, formazione professionale e mercato del lavoro: cosa non funziona in questo rapporto se continua ad aumentare il divario tra specializzazioni e opportunità di lavoro?
  9. I sardi sono cittadini di serie B. Non possono spostarsi liberamente e con le stesse opportunità del resto degli italiani. Un suo impegno concreto, inderogabile per la continuità territoriale.
  10. Un suo sogno, come vede la nostra Isola fra 5 anni?

 

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Autore dell'articolo
Simone Tatti
Author: Simone Tatti
Giornalista, data analyst e performance strategist per aziende, istituzioni e privati che hanno bisogno di implementare il proprio business e costruire un’immagine positiva mediante comunicazione tradizionale e digitale. Economista di formazione, con master in sviluppo territoriale e gestione d’impresa mi appassiono al mondo dei media dopo aver vinto il primo concorso universitario Heineken – Ichnusa in “Marketing e Comunicazione”. Scrivo con costanza da circa nove anni su testate giornalistiche off e online prediligendo la produzione di reportage e articoli di analisi statistico/economica. Per amore verso la mia terra, fondo www.focusardegna.com. Ho curato l’immagine e la comunicazione di progetti di destinazione turistica (i.e. Distretto Culturale del Nuorese e Sardinia East Land | destinazione globale Nuorese Ogliastra) e la gestione dei canali social di affermati mass media (Unione Sarda, Videolina e Radiolina). Di recente anche startupper.

Per sapere altro su me o quel che faccio, visita il mio sito www.simonetatti.it.

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