Il Cagliato, o "casu axedu" (formaggio acido, letteralmente) conosciuto anche come frue, ischidu, gioddu, miciuratu, mezzoradu è una specialità casearia dalle origini antiche presente in tutta la tradizione gastronomica della Sardegna. Di facile preparazione e dalla consistenza morbida e cremosa è ricco di fermenti lattici vivi e di principi nutritivi facilmente assimilabili.

 

Località:

Specialità regionale. Classificato come "prodotto tradizionale agroalimentare"

Rappresenta un ottimo antipasto o una fresca alternativa allo spuntino pomeridiano da accompagnare con il pane carasau o le classiche spianate. Ottimo anche su insalate o ricette a base di pasta fredda. Il sapore e il colore variano a seconda del latto utilizzato (pecora o capra) e del pascolo di provenienza.

 

Un piatto prezioso

Il Cagliato è classificato come "prodotto tradizionale agroalimentare" e rientra all'interno di una banca dati nazionale.Vanno sotto questa denominazione i prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.

 

Preparazione:

Preparare un buon cagliato è facile e velocissimo! Vi bastano solo del latte (di pecora o capra, a seconda dei gusti)a cui vanno aggiunte poche gocce di caglio (caglio di vitello commerciale o caglio di capretto o di agnello in pasta).Nella preparazione "invernale!" il latte (di pecora o capra) va leggermente scaldato mentre in quella "estiva" si può utilizzare a temperatura ambienteLa cagliazione avviene in 10-15 minuti mentre bisogna attendere 4-5 ore affinchè il composto si indurisca e sia pronto per essere tagliato in piccoli quadrati e gustato.

 

Come gustare il cagliato:
 
Da solo o con una fetta di pane carasau o spianata, il cagliato svela tutto il suo caratteristico sapore. Ottimo da servire accompagnato da erbette e foglie di basilico o per insaporire una classica insalata. Altra soluzione è aggiungerlo a un'insalata fredda di pasta o riso con verdure, tonno e pomodorini e, magari, qualche scaglia di mandorla o noce. Durante l'inverno, sopratutto nelle zone dell'entroterra sardo, lo si usa come alternativa al classico formaggio grattugiato per conferire maggiore sapore a una minestra calda. 
 
 
 Da segnare in agenda:
 
Nel mese di maggio il Comune di Silanus dedica a "S'ischidu" un vero e proprio momento di festa presso il Santuario di Santa Sabina.