Stefano Tunis, 41 enne originario di Sarroch, è laureato in Giurisprudenza e ha conseguito un Master in Relazioni Industriali. Attualmente ricopre la carica di Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per il Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna. Già responsabile Risorse Umane SRC Group è stato in passato Consigliere Comunale di Sarroch per più di dieci anni e firmatario di diversi accordi in contrattazione di II Livello. Con lui parleremo prevalentemente della difficile situazione relativa al mercato del lavoro in Sardegna, del ruolo svolto dall’Agenzia da lui diretta e dei possibili interventi per attenuare la disoccupazione.

 

 

Partiamo:

1. Di cosa si occupa l’agenzia regionale per il lavoro?

L’Agenzia regionale per il lavoro nasce nel 2005 per disciplinare i servizi e le politiche per il lavoro in ambito regionale. Nasce principalmente per favorire l’integrazione tra politiche attive del lavoro e servizi per il lavoro.

2. Quali sono i principali interventi posti in essere dall’Ente per favorire l’occupazione in Sardegna?

Esiste un divario difficile da colmare sulla veicolazione nel mondo del lavoro. Per questo l’Agenzia come “stazione sperimentale” progetta delle misure che possano dare impulso all'occupazione. Mi riferisco ad iniziative come Move – Centro di mobilità giovanile, inaugurato una settimana fa, Master and back, Tirocini con Voucher (TFO),  Piani di Inserimento Professionale (Pip), Ogliastra ti accoglie o progetti comunitari  come SE.RE.NA.

3. Le nuove generazioni sono in questo momento l’anello debole del mercato del lavoro. Come porre rimedio a questa situazione?

Onestamente credo che i giovani senza lavoro, quelli che la Banca mondiale definisce la "lost generation" fuori da percorsi formativi ma senza occupazione, rappresentino una vera "emergenza sociale", una vera e propria bomba pronta ad esplodere in tutta Europa. A livello centrale il governo ha chiarito che l'impegno per l'occupazione giovanile non può venire solo dal settore pubblico, per questo ha sollecitato un utilizzo più concentrato dei 6 miliardi di euro dello strumento “Youth Guarantee” (l’impegno dello Stato a sostenere ogni giovane nel suo inserimento nel mondo del lavoro) per utilizzarli tutti entro il 2015. All’Italia andranno circa 400 milioni di euro per migliorare i servizi all'impiego. Nell’autunno 2012, a questo proposito, l’Agenzia ha partecipato al bando per il finanziamento delle prime sperimentazioni dell’iniziativa “Garanzia per i Giovani” puntando su un innovativo sistema di affiancamento per i giovani under 25. L’Agenzia segue con particolare interesse gli sviluppi relativi all’adozione di una Carta Europea per la Qualità dei tirocini, con una particolare attenzione agli aspetti di vigilanza sull’utilizzo dello strumento da parte delle aziende. Inoltre, nell’auspicio di un rifinanziamento della misura, proporrà l’introduzione di una quota di tirocini da svolgere all’estero presso una rete di aziende selezionate. Attraverso il Centro regionale per la Mobilità Giovanile MOVE, l’Agenzia avvia un’iniziativa pilota capace non solo di informare e orientare i giovani nella scelta di un periodo formativo all’estero, ma di offrire – anche a quanti sono privi di specifici titoli di studio – concrete opportunità di tirocinio, corsi, scambi e lavoro all’estero.

4. Avere tanti giovani senza lavoro, o avere un lavoro senza giovani. Quale dei due mali è per noi il peggiore?

Sono entrambi un male da curare. Sono convinto che il rilancio dell'occupazione debba partire, prima di tutto, dal rilancio delle produzioni autoctone. L'offerta della nostra terra declinata attraverso le abilità, con il supporto delle nuove tecnologie integrate con i saperi antichi e le nuove competenze e la professionalità dei giovani. Anche con un ritorno alla manualità in chiave moderna.

5. Si dice che in Sardegna non vi sia abbastanza capitale umano professionalizzato, come si spiega allora il gran numero di laureati senza lavoro?

Certamente la risposta può ricercarsi nel fatto che, in questo momento, il tessuto economico sardo non è in grado di assorbire tutti quelli in possesso di un titolo, in particolar modo alto e di ricerca.

6. Master & Back a parte, avete interpretato le misure volte a favorire l'alta formazione e l'occupazione in maniera completamente svincolata tra loro. Non crede che questo sia un errore?

Tra i due aspetti non c'è alcun automatismo; tuttavia abbiamo sempre creduto nell'alta formazione e l'abbiamo sostenuta convintamente poiché riteniamo che sia il presupposto fondamentale per consentire ai giovani di essere maggiormente occupabili. La missione dell'Agenzia è, come ho già sottolineato, quella di favorire l'integrazione tra le politiche attive per il lavoro e i servizi non certo quella di garantire un'occupazione certa. Interveniamo sugli elementi di sistema ma non possiamo di certo dirigerlo.

7. Come valuta gli interventi posti recentemente in essere dal governo Letta?

Ho appreso con molto stupore e soddisfazione la notizia che i tirocini formativi e di orientamento, siano una delle più importanti misure promosse nel pacchetto lavoro del Governo Letta che ne ha previsti circa 80.000 per i giovani nel Sud; sottolineo con stupore perchè ricordo che, nemmeno troppo tempo fa, ci fu una vera e propria levata di scudi da parte di un esponente politico del Pd sardo, l'on Marco Meloni, proprio contro lo strumento del tirocinio, in particolare di quelli con voucher attivati dall'Agenzia regionale per il lavoro nel 2011/2012. Ne deduco quindi che, a distanza di pochi mesi, il governo Letta sia arrivato a conclusioni opposte.

8. Sempre più sardi scelgono la via dell'emigrazione. Dati alla mano, state valutando iniziative mirate al rientro dei cervelli nell'Isola?

Non esistono bacchette magiche o soluzioni immediate. Il problema, lo ripeto, è sistemico e riguarda il tessuto economico della nostra isola. Qualunque iniziativa che preveda l'impiego di denaro pubblico deve avere come bussola il criterio della fattibilità date le condizioni generali in cui ci si trova ad operare. Il problema del rientro dei cervelli in Sardegna non può essere certo risolto con qualche misura. Come Agenzia stiamo agendo a un altro livello, quello della formazione diffusa, per dare a tutti l'opportunità di formarsi in maniera adeguata.

9. Alla luce della situazione attuale, come si prospetta essere nell’immediato futuro il mercato del lavoro in Sardegna? Stiamo andando incontro a cambiamenti strutturali con in quali dovremo convivere?

La Sardegna sconta un duplice limite: da un lato la crisi europea e internazionale, dall’altro le debolezze del tessuto produttivo che sono strutturali. La deindustrializzazione, la crisi agropastorale sono fenomeni di lungo corso che affondano le radici nel passato. La mancanza di lavoro, situazione oggi più drammatica che in passato, discende proprio dal non aver affrontato per tempo le criticità dei vari settori. Ora c’è la necessità di una strategia complessiva in cui politica, forze sociali e produttive siano unite. Solo se si lavora uniti si riesce a uscire, rafforzati, da questa crisi. Le battaglie vanno fatte stando tutti dalla stessa parte.

10. Che suggerimento o consiglio si sente di dare ad un giovane sardo?

Consiglio loro di fare scelte solo dopo un approfondito confronto con persone specializzate nell'orientamento. Concordo con ciò che ha dichiarato la Merkel alla BBC nei giorni scorsi : c’è bisogno di una maggiore mobilità, i giovani europei senza lavoro devono essere pronti ad aprirsi all’Europa.

 

Simone Tatti

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Simone Tatti
Author: Simone Tatti
Giornalista, data analyst e performance strategist per aziende, istituzioni e privati che hanno bisogno di implementare il proprio business e costruire un’immagine positiva mediante comunicazione tradizionale e digitale. Economista di formazione, con master in sviluppo territoriale e gestione d’impresa mi appassiono al mondo dei media dopo aver vinto il primo concorso universitario Heineken – Ichnusa in “Marketing e Comunicazione”. Scrivo con costanza da circa nove anni su testate giornalistiche off e online prediligendo la produzione di reportage e articoli di analisi statistico/economica. Per amore verso la mia terra, fondo www.focusardegna.com. Ho curato l’immagine e la comunicazione di progetti di destinazione turistica (i.e. Distretto Culturale del Nuorese e Sardinia East Land | destinazione globale Nuorese Ogliastra) e la gestione dei canali social di affermati mass media (Unione Sarda, Videolina e Radiolina). Di recente anche startupper.

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